Frontiere by Isaac Asimov

Frontiere by Isaac Asimov

autore:Isaac Asimov [Asimov, Isaac]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 88-04-38205-8
editore: Mondadori
pubblicato: 1993-12-31T16:00:00+00:00


Una mappa troppo perfetta per essere vera

Nei primi anni Sessanta fu scoperto qualcosa al quale fu dato il nome di "mappa di Vinland". Pareva una mappa dell'Atlantico settentrionale disegnata in seguito alle scoperte scandinave avvenute tra l'800 e il 1100 d.C. Dunque risaliva a un'epoca addirittura antecedente alle grandi esplorazioni iniziate intorno al 1400.

Sulla parte destra della mappa era tratteggiata la costa del continente europeo, con in più una Gran Bretagna e un'Irlanda abbastanza riconoscibili, insieme a Francia, Spagna e, in cima alla mappa, la Scandinavia. In mezzo all'Atlantico, a ovest della Spagna e della Francia, era raffigurato un gruppo di isole che probabilmente rappresentava le Azzorre.

Poi, nell'Atlantico del Nord, a ovest della Scandinavia, c'erano l'Islanda e la Groenlandia. La cosa più interessante era che a ovest della Groenlandia compariva un'isola enorme che presumibilmente rappresentava quella parte del Nordamerica esplorata dai Vichinghi e a loro nota con il nome di "Vinland", cioè "terra delle vigne". Quest'isola presentava due grandi insenature: la più settentrionale finiva in un mare interno che forse rappresentava la Baia di Hudson; l'altra doveva invece rappresentare il Golfo di San Lorenzo.

Questa carta geografica in realtà non cambia affatto le nostre convinzioni circa la scoperta dell'America del Nord. La vera scoperta del continente americano avvenne oltre 25 mila anni fa, nel pieno dell'era glaciale, a opera di cacciatori siberiani che seguirono i branchi di mammut in quella che adesso è l'Alaska. Senza dubbio, non conosceremo mai i particolari di questa rilevante estensione del raggio d'azione dell'umanità.

La mappa non cambia neppure le nozioni acquisite sull'importanza dell'opera di Cristoforo Colombo. Il viaggio per mare di Colombo non si limitò a toccare i continenti americani, ma aprì la strada alla loro colonizzazione da parte degli europei, oltre a permettere che le Americhe finalmente entrassero a buon diritto nella corrente principale della storia umana. La precedente "scoperta" da parte dei Vichinghi non portò invece a nulla e non merita più di una nota a piè di pagina nei libri di storia. La vera "scoperta dell'America" si deve a Cristoforo Colombo.

Ciò nonostante, la mappa di Vinland ci fornisce un quadro migliore e ben più emozionante di quello che avevamo in passato, sull'estensione delle scoperte vichinghe.

Al momento della sua scoperta, tuttavia, si presentò un interrogativo: la mappa era autentica o si trattava di un falso?

Nel 1974, alcuni chimici prelevarono dalla mappa minuscoli frammenti di inchiostro e li sottoposero ad accurate analisi. Scoprirono così la presenza di ossido di titanio, un componente consueto negli inchiostri… ma soltanto in quelli moderni. Era del tutto sconosciuto nel tardo Medioevo e all'inizio dell'età moderna. Sulla base delle rivelazioni ottenute grazie alla chimica, la mappa di Vinland fu dichiarata un falso e non venne più presa in considerazione dagli studiosi.

Tuttavia, nel 1987 fu sottoposta a una nuova serie di analisi con metodi ancor più moderni, compreso il bombardamento con un sottilissimo fascio di protoni. I protoni vengono assorbiti e diffusi in modo diverso da ogni elemento, e utilizzando questo metodo i ricercatori non hanno scoperto nessuna traccia di titanio, mettendo quindi in dubbio le conclusioni precedenti.



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